Le coordinate generali
Qual è lo scopo di questo progetto?
Sviluppare, approfondire e diffondere capillarmente a livello locale, nazionale e internazionale la conoscenza dell’opera musicale di Giuseppe Tartini fino a rendere questa figura una permanente risorsa di ordine culturale, turistico ed economico per la città e la regione.
Come si inserisce questo progetto negli obiettivi principali delle istituzioni coinvolte?
Il progetto si caratterizza per l’azione protratta sul medio-lungo periodo e intende collegare fra loro ambiti differenti: ricerca, editoria, spettacolo, scuola, turismo.
In quanto coinvolge un alto numero di portatori di interesse, assume un significato strategico e si colloca fra gli interventi di lungo periodo che si propongono un obbiettivo identitario (Tartini come uno degli emblemi della vita culturale padovana) in grado di porre la città all’attenzione locale, nazionale e internazionale. Il tema ‘Tartini’ va collegato al contesto dell’Illuminismo musicale, che stabilisce un rapporto con l’invenzione del pianoforte per opera di Bartolomeo Cristofori.
Quali sono le necessità di questo progetto? Perché realizzarlo?
Questo progetto non è più necessario di quanto sia necessaria la cultura in generale. Dunque è assolutamente necessario, ma specificamente per i seguenti motivi:
- è radicato nella storia propria della città e della Regione;
- collega la storia locale alla dimensione continentale, per la posizione di Tartini “Maestro delle Nazioni” nella cultura Illluminista;
- è di dimensione e durata tale da proiettare l’immagine della città in ambito internazionale grazie in particolare alla capacità di diffusione planetaria dell’edizione critica delle opere (affidata al maggiore editore musicale del mondo).
Quali sono i risultati attesi dal progetto?
- Una moltiplicazione dell’esecuzione di musica di Tartini grazie alla pubblicazione in edizione critica delle opere, con le relative ricadute commerciali e di immagine;
- Un incremento verificabile del turismo culturale grazie all’istituzione di un museo tartiniano e della musica nel periodo Illuminista;
- Una più ampia la formazione del pubblico per la musica tanto eurocolta quanto popolare (alla quale Tartini portò interesse), con ricadute positive sulle differenti istituzioni musicali cittadine;
- la realizzazione di un micromercato con ricadute economiche per l’oggettistica ‘tartiniana’
- la realizzazione di un’edizione digitale e cartacea delle opere da commercializzare a livello internazionale come prodotto di lunga durata,
- la creazione un rapporto trasversale che istruisce un rapporto qualificato fra scuola, comune, istituzioni musicali, mercato musicale internazionale;
- la realizzazione di pubblicazioni divulgative da commercializzare presso i poli sensibili (Ufficio turismo, Università, Basilica del Santo),
- la realizzazione di un convegno internazionale di alto profilo scientifico con la pubblicazione dei relativi atti (2020)
Che cosa questo progetto non dovrà realizzare?
Sostituirsi alle istituzioni musicali locali, sostituirsi alle istituzioni di ricerca, assumere responsabilità non sostenibili nel settore museale, assumere responsabilità oltre i termini cronologici del progetto.
Quali vantaggi accessori si pensa di conseguire con questo progetto?
È già oggi un valore la stessa formazione di una struttura organizzativa di progetto comprendente numerosi portatori di interesse e collegata con l’amministrazione comunale in termini funzionali (per esempio per i rapporti col Comune di Pirano, con la Regione e i Ministeri).
Il progetto si basa per la maggior parte sul contributo di giovani ricercatori e/o collaboratori, guidati nell’impresa da esperti di provata esperienza internazionale.
Un vantaggio particolare è rappresentato dalla potenzialità del progetto di proiettare l’immagine di una città che non si limita ad imitare esperienze inventate altrove (per esempio, l’imitazione del Festival della letteratura di Mantova) ma è in grado di elaborarne di proprie e specifiche, sottraendosi al rischio permamente di provincialismo, sfruttando viceversa i vantaggi strutturali propri di una città di media grandezza.
Quali sono i principali rischi inerenti a questo progetto?
non venire percepito e perseguito come progetto strategico ma semplicemente come una delle tante iniziative cui non si può non assegnare delle risorse (ma insufficienti a conseguire gli scopi);
rimanere vittima della propria complessità a causa di una struttura organizzativa inadeguata;
venire percepito come progetto proprio di una parte politica piuttosto che come patrimonio storico inalienabile della comunità cittadina;
patire i potenziali conflitti collegati ai particolarismi dei differenti portatori di interesse.
Qual è la data di completamento prevista?
2020 (azioni di diffusione), 2022 (atti del convegno), 2025 (completamento dell’edizione critica).
Quali sono le scadenze e i vincoli esterni?
Quelle collegate in particolare all’acquisizione dei co-finanziamenti regionali, statali ed eventualmente UE, all’inclusione fra le celebrazioni di significato nazionale, nonché fra le edizioni nazionali di opere.
Quali sono i principali risultati intermedi e con quali tempistiche?
Sono definiti nel “Cronoprogramma”.